La nostra pelle

08.02.2023

La pelle, o cute, è un tessuto continuo, appartenente all'apparato tegumentario. E' composta da tre strati principali che, dall'esterno verso l'interno, assumono il nome di: epidermide, derma e ipoderma (o strato sottocutaneo).

Il corpo umano ha una superficie compresa tra 1,5 e 2 m2 circa. Considerando uno spessore medio degli strati superficiali di 2-3 mm, il peso totale della pelle è valutabile nell'ordine di 10 Kg. Ciò implica che, dopo la muscolatura scheletrica, la cute è uno dei maggiori organi per estensione e peso (15% del peso corporeo).

La pelle gode di due proprietà fondamentali e straordinarie: l'autoriparazione (si rigenera in seguito ad una lesione) e l'estensibilità (si adatta perfettamente alle variazioni della dimensione corporea che subentrano nel corso della vita).

La pelle assolve a numerose e importantissime funzioni:

  • ci protegge da traumi, radiazioni ultraviolette, microrganismi ed agenti chimici.
  • Impedisce la perdita di liquidi; se ad esempio un'ustione provoca la distruzione di un decimo della superficie cutanea, la perdita di liquidi ed elettroliti può portare a conseguenze mortali.
  • Partecipa al meccanismo della termoregolazione, sfruttando l'intervento delle ghiandole sudoripare e la capacità di regolare il flusso sanguigno, aumentando (vasodilatazione) o rallentando (vasocostrizione) la dispersione del calore. L'ipoderma, lo strato più profondo della pelle, trattiene tanto più calore quanto maggiore è il suo spessore lipidico; per questo motivo le persone in sovrappeso soffrono maggiormente la calura estiva.
  • Coordina la risposta immune contro tumori ed agenti patogeni.
  • La pelle ha proprietà metaboliche, poiché la sintesi della vitamina D avviene proprio a livello cutaneo. La cute rappresenta inoltre un importante riserva lipidica.
  • La pelle ha anche una importantissima funzione sensoriale: con il suo strato più superficiale registra e trasmette stimoli pressori (tattili), dolorifici e termici, mentre con quello più profondo percepisce anche segnali termici e vibratori.


Epidermide 

Dal punto di vista istologico, l'epidermide è un epitelio squamoso stratificato, composto da diversi tipi di cellule: di Langerhans (implicate nella risposta immunitaria), di Merkerl (coinvolte nella sensibilità cutanea), melanociti (responsabili del colorito bruno dell'epidermide) e, soprattutto, da cheratinociti, cellule specializzate nella sintesi di cheratina. L'epidermide ha uno spessore compreso tra i 50 μm e 1,5 μm.

Partendodalla porzione profonda verso la superficie si possono riconoscere 5 strati distinti: basale o germinativo, spinoso, granulare o granuloso, lucido e corneo.

STRATO BASALE O GERMINATIVO

E' lo strato più profondo dell'epidermide ed è sostenuto da una membrana basale che lo separa dal derma sottostante. E' costituito da un singolo strato di cellule cubiche o cilindriche, ancorate alla membrana basale mediante giunzioni dette emidesmosomi. Le cellule che formano questo strato sono parzialmente indifferenziate; paragonabili di fatto a cellule staminali, sono quindi oggetto di una intensa attività mitotica.

Proprio per il fatto di essere indifferenziate, queste cellule sono in grado di moltiplicarsi, dividendosi per mitosi e rimpiazzando le cellule superficiali della pelle, perse o desquamate durante la giornata.

Le cellule proliferative dello strato basale sono inoltre affiancate da melanociti e cellule di Merkel.

STRATO SPINOSO

E' uno strato spesso, formato da più file di cellule poliedriche, date dalla divisione del sottostante strato germinativo. Tali cellule (chiamate cheratinociti) risalgono gradualmente verso la superficie; durante tale migrazione il citoplasma delle cellule epiteliali più superficiali si riempie progressivamente dei precursori della cheratina (componente basilare di peli ed unghie).

A livello delle giunzioni tra le varie cellule, i filamenti di cheratina assomigliano vagamente a delle spine, da cui il nome "strato spinoso". Tali punti di contatto vengono chiamati desmosomi.

Lo strato spinoso contiene anche cellule di Langerhans, che derivano da un precursore nel midollo osseo e sono implicate nella risposta immunitaria.

STRATO GRANULARE

I cheratinociti, più appiattiti rispetto allo strato spinoso sottostante, contengono nel loro citoplasma numerosi granuli di cheratoialina, da cui il nome "strato granuloso".

I nuclei mostrano segni di degenerazione, le cellule sono meno vitali ma continuano a produrre la cheratina, che si accumula nella cellula stessa rendendola meno permeabile. Queste cellule contengono anche degli organuli, chiamati granuli di Odland o corpi lamellari, particolarmente ricchi di fosfolipidi.

STRATO LUCIDO

Si trova solo nella cute spessa (palmo della mano e pianta dei piedi). E' formato da cheratinociti ripieni di cheratina e strettamente adesi tra di loro, ormai privi di nucleo ed organuli.

STRATO CORNEO

E' lo strato più superficiale dell'epidermide. Chiamato volgarmente cute, è costituito da molti strati di cellule estremamente appiattite e embricate tra loro (disposte, cioè, come le tegole di un tetto), generalmente morte e disposte su più strati. In linea generale si possono considerare due porzioni: una più profonda e compatta in cui le cellule (corneociti) sono unite tra loro, ed uno superficiale in cui le cellule (dette squame cornee) sono disgiunte e tendono a staccarsi per desquamazione.

La pelle è un organo estremamente dinamico, poiché, come abbiamo visto, le cellule dell'epidermide si rinnovano continuamente. Quando una cellula dello strato basale si divide per mitosi dà origine a due cellule figlie, che possono mantenere la capacità proliferativa, oppure staccarsi dalla lamina basale, risalire verso la superficie e differenziarsi mano a mano in cheratinociti. Affinché una cellula possa differenziarsi, è essenziale che si verifichi tale distaccamento dalla lamina basale.

Se si esportano gli strati più esterni dell'epidermide (ferita, peeling), la velocità di proliferazione delle cellule basali aumenta sensibilmente.

La velocità mitotica di queste cellule è quindi regolata da fattori ben precisi; se tale controllo viene meno insorge una patologia piuttosto comune chiamata psoriasi, in cui lo strato basale delle aree cutanee interessate è oggetto di un'intensa attività proliferativa, l'epidermide si ispessisce ed aumenta anche la velocità di desquamazione dei corneociti.

In una pelle sana, affinché una cellula basale risalga in superficie, assumendo di volta in volta le caratteristiche delle cellule che caratterizzano lo strato attraversato, sono invece necessari 14 giorni; arrivate nello strato corneo tali cellule vi permangono per altre due settimane, prima di desquamare o essere lavate via.

In una pelle sana l'intero ciclo dura quindi 4 settimane.

Derma

Il derma (dal greco antico δέρμα, dèrma, «pelle») è lo strato della cute posto sotto l'epidermide, costituito da un tessuto connettivo propriamente detto denso fibroso, riccamente vascolarizzato e innervato. Si connette all'epidermide tramite la giunzione dermoepidermica che garantisce, con l'elevato numero di filamenti di ancoraggio, un legame sicuro fra i due strati. Il derma, inoltre, dona alla cute le caratteristiche di consistenza e resistenza, grazie alle abbondanti fibre di collagene, e costituisce uno strato molto elastico, che resiste anche a forti trazioni, ma non al taglio. A differenza dell'epidermide, è vascolarizzato. Infine, il derma avvolge i follicoli piliferi.

Sono presenti nel derma dei cromatofori, che possono essere attivati o meno, a seconda delle necessità dell'animale. In alcuni animali, tra cui le tartarughe, il derma produce delle componenti mineralizzate, delle proteine che contengono componenti inorganici e che sono necessarie per la formazione di carapaci e corazze.

Ipoderma

L'ipoderma o tela sottocutanea si trova al di sotto della pelle e in particolare sotto il derma, da cui non è possibile differenziarlo in maniera netta. La distribuzione e lo spessore dell'ipoderma sono molto variabili. Lo spessore oscilla tra i 0,5 e i 2 cm, risultando minore laddove la pelle è a contatto diretto con osso o cartilagine (come la volta cranica, il naso, il padiglione auricolare) e maggiore in altre sedi (glutei, palmo delle mani o pianta dei piedi). Nelle donne è più omogeneamente distribuita e più spessa, rendendo meno evidente la muscolatura.

Mette in rapporto il derma con i tessuti sottostanti (come la fascia superficiale comune del corpo oppure direttamente ossa o cartilagine) permettendo anche un reciproco scorrimento consentendo di sollevare la pelle in pieghe.